Eccoci al terzo capitolo della famosa Biblioteca del morti di Vectis. Anche in questo libro si percorrono varie epoche. Dal Medioevo, alla seconda metà del Settecento per poi fare un salto nel futuro fino al 2027.

Will Piper si trova a dover affrontare di nuovo gli enigmi celati dietro la Biblioteca dei morti e dovrà di nuovo decidere il futuro dell’umanità, sventando un’imminente terza guerra mondiale.

Devo dire che leggendo il riassunto credevo di trovarmi di nuovo fra le mani La Biblioteca dei morti e pensavo anche che l’autore avesse finito la fantasia e di trovare la storia ormai un pò troppo annacquata; ed infatti un pò di delusione c’è stata perchè i vari personaggi si sono comportati esattamente come nei precedenti romanzi… vabbè che come dice il detto “mai lasciare la strada vecchia per una nuova”, però qualcosa di nuovo avrebbe reso questo libro molto più intrigante a mio parere.

Bello però il tema della fine del mondo imminente che getta l’umanità nella più cupa depressione fino a spingersi al suicidio o al contario il darsi alla pazza gioia, che stavolta viene trattato con maggior approfondimento rispetto al precedente libro L’ultimo giorno. Qui infatti si parla di più e meglio del controllo dell’informazione di chi detiene il potere ha rispetto al resto del mondo e della libertà che ha l’umanità di conoscere il proprio futuro.

E se davvero ogni azione che l’umanità compie fosse scritta da qualche parte in un libro chiamatoDestino?…

Buona lettura!!

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