Rosie e Jonathan hanno poco più di quarant’anni e vivono da eterni fidanzati mentre i loro amici sembrano felicemente sposati e crescono la loro numerosa prole.
Ma un sabato mattina mentre si stanno godendo un sabato mattina a letto, il cellulare inizia a squillare insistentemente. Non sanno che quella telefonata apparentemente insignificante stravolgerà le loro vite: a Jonathan viene proposto di aprire un museo in California e sarà difficile immaginare anche il suo colpo di testa che in un momento di euforia gli fa chiedere finalmente a Rosie di sposarlo. La prima persona ad essere diffidente è la nonna di Rosie, Sopie, un’arzilla ottantenne che si diverte tra lezioni di yoga e serate di ballo. La nonna ha sempre spronato la nipote a realizzare i suoi sogni e seguire le sue passioni e non capisce cosa possa spingerla a seguire quell’eterno bambinone del suo fidanzato. Ma il destino di Rosie cambia quando si trova davanti ad una scelta cruciale e ad un passo dalla felicità… quella vera.
Sono stata rapita in un attimo da questo romanzo che alterna l’ironia, la passione, il dolce e l’amaro della vita. Ciò che abbiamo sempre cercato, appagante e perfetto può venire stravolto dal destino che si fa beffe di noi mostrandoci che per essere davvero felici bisogna avere il coraggio di prendere decisioni che cambieranno per sempre il corso della nostra vita.
Un romanzo che mostra come chi ci è caro a volte possa distorcere la realtà per non farci soffrire, un romanzo ironico, dolce e commuovente che arriva dritto al cuore.

Buona lettura!

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