Il giornalista Robert Luttrell viene mandato per un lavoro di routine presso il sito archeologico di Gobekli Tepe nella Turchia Orientale. Qua Robert fa amicizia con Franz Breitner, il direttore degli scavi, e con Christine, l’osteoarcheologa della squadra addetta agli scavi. Il giornalista è convinto di passare qualche giorno di lavoro tranquillo: gironzolare per il sito, scattare qualche foto, scrivere l’articolo e tornare nella sua casa di Londra. Invece Robert si troverà invischiato nella storia del tempio più antico del mondo, eretto da una popolazione sconosciuta circa dodicimila anni fa e misteriosamente sepolto circa duemila anni dopo. Gobekli Tepe viene poi riportato alla luce per caso dagli studiosi, in una zona che rappresenta forse la culla della civiltà e dove sopravvivono ancora oggi culti religiosi antichissimi e misteriosi, che comprendono anche il sacrificio umano. Ma non tutti vogliono che questi scavi continuino e sarà pronto ad uccidere barbaramente qualsiasi persona decida di proseguire con i lavori.

Intanto a Londra un’efferata scia di omicidi scuote la città senza alcun nesso apparente. Scotland Yard si ritrova con scarsi indizi e che sembrano portare a riti occulti ed esecuzioni rituali.

E’ possibile che quello che sta accadendo a Gobekli Tepe sia in qualche modo collegato agli omicidi di Londra?

Questo romanzo è basato su scoperte reali, ma che hanno avuto poca pubblicità capace di scuotere nel profondo ciò in cui abbiamo sempre creduto. Un romanzo che svela le origini della nostra civiltà e la nascita delle tre più importanti religioni.

Una storia che fa luce anche su un culto poco conosciuto ma che vive da millenni in Turchia, un culto seguito da qualche migliaio di persone che preferisce rimanere nell’ombra.

A tratti truce e sanguinario, questo libro mi ha fatto riflettere sulla nascita della civiltà così come la conosciamo noi adesso, sulla religione, su riti sconosciuti ma che sembra siano ancora praticati da una minoranza di persone. Infine fa riflettere anche sulla genetica, sul fatto che la violenza che abbiamo dentro di noi sia stata tramandata a noi da una popolazione che ha abitato l’estremo Nord del nostro pianeta migliaia di anni fa; una popolazione dotata di un’estrema intelligenza ma anche di un’estrema violenza che sfocia nel sacrificio umano.

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Siamo nella Georgia dei primi anni settanta. Una storia che coinvolge quattro ragazzini di 14 anni che appartengono a famiglie perbene e che frequentano la scuola cattolica del Cuore Benedetto.

Le vicende di questo libro girano intorno a Francis, perdutamento innamorato della misteriosa Margie, e a Tim che prova imbarazzo per il suo fisico esile ed emaciato ma dotato di un’intelligenza acuta che porta i suoi amici alla ribellione.

Francis, Tim, Rusty e Wade hanno formato una banda per cercare di ribellarsi al sistema e si sfogano disegnando fumetti. Ma quando il preside scopre il loro fumetto più osceno si trovano a rischiare la bocciatura.

Dopo una gita allo zoo i quattro ragazzi elaborano un piano molto ingegnoso ma altrettanto pericoloso per evitare la bocciatura. Un piano che cambierà per sempre le loro vite…

Una storia che fa rivivere riti di iniziazione per far parte di un gruppo; i primi amori ed i primi baci, quelli che fanno perdere il controllo di se stessi facendoci scoprire nuove emozioni finora sconosciute; le prime sbronze rubando gli alcolici ai propri genitori; lo scontro tra gang rivali dettate anche dal razzismo estremo dei primi anni settanta in America.

Vite pericolose di bravi ragazzi descrive con semplicità, umorismo e un pizzico di sensibilità il passaggio in cui si abbandona l’infanzia e l’innocenza per entrare con tutte le sue sfumature e le sue fragilità nella vita adulta.

Per Francis, Tim, Rusty e Wade tutto ciò avverrà in una sola, tragica notte…

Ho scoperto questo libro su internet, leggendone qualche paragrafo che racconta il momento in cui finalmente Francis trova il coraggio di fare il primo passo e parlare con Margie. Parole dolci e sincere che colpiscono il cuore e l’anima, lasciando il lettore con quella nostalgia che solo l’adolescenza già vissuta può dare.

Questa è l’opera unica di Chris Fuhrman, scomparso prematuramente per mano di una grave malattia, un autore che ha lasciato il segno con Vite pericolose di bravi ragazzi e che avrebbe potuto donare ai suoi lettori moltissime altre emozioni col suo modo di scrivere leggero, ma profondo.

Buona lettura…

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Siamo nella Carolina del Nord, estate 1973, l’estate che cambierà per sempre la vita di Devine Jones.

Dev studia all’università, non ha un soldo e la sua ragazza lo lascia. Per questi motivi decide di accettare il lavoro stagionale offerto da un luna park. Qui  finisce per incontrare un bizzarro gruppo di personaggi: dall’anziano priprietario di Joyland ai responsabili delle varie attrazioni; dalla signora Shoplaw che gli affitta una camera a Rozzie-Madame Fortuna che dice di saper leggere il futuro. Ma Dev trova anche due nuovi amici, Tom ed Erin, e forse anche ul suo nuovo amore.

Ma questa non è solo una storia di amicizia e amore… Infatti Joyland nasconde un terribile segreto all’interno del Castello del Brivido, la giostra più misteriosa del parco divertimenti: al suo interno vi è intrappolato il fantasma di Linda Grey uccisa barbaramente dal suo fidanzato qualche anno prima.

Devin si ritrova così non solo a far divertire i bambini impersonando la mascotte di Joyland, ma a doverne combattere anche la presenza minacciosa che incombe sul parco e sulle persone al suo interno.

Solo con l’aiuto di Mike, un ragazzino colpito da distrofia muscolare ma con doti speciali, Dev riuscirà a sconfiggere il male.

Una storia che racconta la paura di affrontare la vita e invecchiare, sempre che il destino ci permetta di farlo e non interrompa il percorso prima del tempo…

In questo racconto Stephen King riesce a mescolare sentimenti unici e contrastanti come il saper donare la felicità a un ragazzino malato e con poche speranze di sconfiggere la malattia, e la paura di chi non sa come affrontare la vita.

Un libro che mi ha dato emozioni uniche e che alla fine è riuscito a strapparmi anche una lacrima.

Grande Stephen King!

Buona lettura….!

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Dopo aver trascorso un  lungo periodo da soli, Ayla e Giondalar decisono di continuare il Viaggio per scoprire nuove genti e infatti non tardano ad incontrare i Mamutoi del Campo del Leone.

Dopo un momento di smarrimanto i due ragazzi vengono ospitati nel campo dal capo per trascorrere insieme il lungo inverno che è ormai alle porte.

Ayla si trova quindi a doversi confrontare con un nuovo gruppo di persone che sono della sua stessa razza e farsi accettare non è così facile come sembra: le sue origini che ai Mamutoi sono ancora sconosciute faranno si che si crei diffidenza nei suoi confronti. Ma grazie alle sue doti di Incantatrice di animali e di Guaritrice saprà farsi accettare e anche amare anche dai membri più diffidenti.

Ma nello stesso tempo in cui Ayla riesce a farsi accettare e adottare dai Mamutoi, il forte legame che la unisce a Giondalr si spezza inesorabilmente. Il loro amore viene messo alla prova dalle insicurezze e dalla gelosia perchè altri uomini del gruppo vorrebbero avere Ayla e creare il loro focolare con lei.

Dopo parecchie incomprensioni Giondalar lascia sola la ragazza che così cede alle attenzioni di Ranec l’affascinante scultore perdutamente innamorato di lei.

Durante il raduno estivo dei Mamutoi Ayla e Ranec stanno per stringere il Nodo e creare il loro focolare, ma l’annuncio dell’improvvisa partenza di Giondalar fa si che l’amore vero trionfi di nuovo.

Si conclude così il terzo capitolo della saga “I figli della Terra”, un altro episodio avvincente e ricco di avvenimenti che portano il lettore su una giostra di divertimento, avventura, amore e commozione ottenendo una miscela ben fatta e mai noiosa.

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E’ bello anche conoscere com’era la vita dei nostri vecchi antenati e scoprire quanto l’uomo dipendesse dalla Madre Terra, onorandola con preghiere e riti propiziatori in modo da ottenere il sostentamento durante i lunghi inverni. Vengono descritti gli utensili ed il modo per ottenerli, i metodi di caccia utilizzati e la fauna che popolava la Terra agli albori dell’umanità.

a presto per il quarto capitolo della saga e … Buona Lettura!

Siamo in una cittadina degli Stati Uniti chiamata Niceville, che a dispetto del nome nasconde terribili segreti e dove aleggia il male.

Niceville sembra un paradiso con le sue ville dai giardini perfettamente curati, le sue strade ben pulite ed i negozi sempre in ordine. Ma da troppi anni si susseguono imperterriti casi di perosne scomparse.

L’ultima sparizione riguarda Reany Teague, un bambino di soli dieci anni, e appena scatta l’allarme della sua scomparsa la polizia di tutta la zona inizia le ricerche ma non ha nessuno straccio di indizio da seguire. Perchè ogni famiglia a Niceville nasconde terribili segreti che tiene gelosamente custoditi.

La scomparsa del ragazzini scatena una terribile catena di eventi che in soli due giorni sconvolge la vita di tutti gli abitanto di Niceville: la verità sta riemergendo e nessuno ha il potere di fermarla perchè nulla può rimanere sepolto per sempre.

Un romanzo che tiene il lettore col fiato sospeso ad ogni pagina, gli eventi si susseguono in una spirale di suspance incredibile, impossibile interrompere la lettura! Il lettore si trova ipnotizzato dalla storia e con la necessità di scoprier cos’altro può accadere ai personaggi che caratterizzano gli eventi.

Un libro bello, accattivante e con un pizzico di soprannaturale che non scade nel ridicolo, capace di coinvolgere il lettore al massimo livello.

Buona lettura e… Benvenuti a Niceville…!!!

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Questo romanzo descrive la violenza e il degrado dei giovanissimi, ragazzini che entrano in un circolo vizioso dove la droga detta le regole per effettuare crimini sempre più efferati.

Due ragazzini che si sono conosciuti da piccoli e che fondano una nuova gang che sparge il terrore con i suoi atti di vandalismo che portano alla criminalità e all’omicidio.

Bambini che diventano adolescenti che finiscono in carcere, ma riescono ad evadere e a continuare l’onda di violenza della “famiglia” che si sono creati. E solo chi riesce a superare prove sempre più dure può farne parte ed essere chjiamato Fratello.

Ragazzini che vengono considerati dalla polizia come quelli che comandano, i più violenti e pericolosi fino a raggiungere l’apice della criminalità organizzata.

Premetto che “Tre secondi”, il romanzo che precede “Due soldati”, purtroppo non l’ho letto e forse è stato uno sbaglio, perchè questo l’ho trovato noioso e ripetitivo. Ho fatto una fatica tremenda a venirne a capo, dialoghi che non si capiscono, scritto in modo confuso e ripetendo sempre le stesse cose. Secondo me se gli autori avessero evitato di essere ripetitivi avrebbero ottenuto un libro con la metà delle pagine e magari più leggero.

Non sono riuscita ad entrare nei personaggi e quindi ad appassionarmi alla storia, nemmeno il poliziotto che è incaricato delle indagini Grens si fa amare come di solito in tutti i romani/thriller succede.

Un romanzo davvero deludente che sono riuscita a finire solamente saltando la lettura di varie parti.