Questo è il secondo capitolo della saga dedicata ai Figli della Terra in cui la protagonista è Ayla.

Nel precedente libro, Ayla figlia della terra, la giovane donna viene scacciata dal Clan dell’Orso delle Caverne e si trova a dover affrontare da sola un lungo viaggio pieno di insidie in cerca della sua gente, gli Altri.

Il destino invece la porta nella Valle dei Cavalli dove trova riparo in una caverna. Qui trova la sua nuova casa e nonostante la solitudine Ayla riesce a trovare pace e tranquillità. Con la sua innata sete di conoscenza e il suo inesauribile istinto di sopravvivenza la giovane donna scopre come far nascere il fuoco da due pietre ed impara a cacciare da sola. Ed è durante una battuta di caccia che la donna uccide una giumenta e presa dal su istinto di donna della medicina salverà il suo piccolo, prendendosene cura allevandolo come un figlio. Imparerà a servirsi dell’aiuto del cavallo per andare a caccia e proverà per la prima volta l’emozione di cavalcare in libertà.

Ed è sempre grazie al suo istinto che si prenderà anche cura di un cucciolo di leone delle caverne abbandonato dal suo branco. Ayla alleva anch’egli come un figlio e si troverà alle prese con un cucciolo di gatto letteralmente enorme, ma che non le farà mai del male.

Il suo destino le porterà anche un’inaspettata sorpresa: Giondalar dopo un lunghissimo viaggio viene salvato da Ayla dopo un attacco da parte di un leone delle caverne. Ma all’inizio la convivenza non è per niente facile perchè Ayla non sa parlare la lingua di questo bellissimo sconosciuto che come lei apparitene agli Altri ed entrambi sono pieni di paura di compiere gesti che li possano offendere.

Ma insieme scopriranno un sentimento nuovo e ancora senza nome che impareranno a chiamare amore.

Ho trovato questo libro davvero fantastico, ambientato in luoghi di un’Europa paradisiaca e la storia capace di commuovere anche il cuore più duro. Ayla è una donna forte, misteriosa e con il suo fortissimo istinto di sopravvivenza e la sua intelligenza è in grado di fare scoperte che sconvolgono persino la sua gente.

Jean M. Auel racconta la storia di un uomo e di una donna agli albori dell’umanità, alle prese con pensieri e a volte anche pregiudizi rivolti a tutto ciò che è nuovo o sconosciuto; pregidizi che anche l’uomo di oggi si trova a dover combattere…

A presto per il terzo capitolo della saga di Ayla e… Buona Lettura!

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Europa Preistorica durante l’Era Glaciale. Un violento terremoto sconvolge la Terra e Ayla, una bambina di cinque anni, perde i contatti con la sua gente.

Ma grazie al suo fortissimo istinto di soppravvivenza, riesce a superare la fame, la sete e un attacco di un enorme leone delle caverne. Solo dopo parecchi giorni di vagabondaggio e ormai prossima alla morte, viene raccolta da un Clan di passaggio in cerca di una nuova caverna in cui stabilirsi dopo il tremendo terremoto.

Ma Ayla è diversa da quella gente: lei cammina eretta, è bionda e ha gli occhi azzurri, mentre la gente del clan ha ancora sembianze primitive. Inoltre la bambina ha comportamente estremamente diversi: lei può ridere, può piangere e comunica con le parole e non con i gesti come la gente del clan. Ma Ayla è diversa anche perchè ha un’intelligenza superiore che le permette di conoscere e capire il mondo.

Per questi motivi questa strana bambina nata agli Altri faticherà a farsi accettare dal Clan e alcuni addirittura faranno di tutto per allontanarla perchè molti dei suoi comportamenti vengono visti come una minaccia alla vita del Clan stesso.

Ayla ha istinti e bisogni diversi e più evoluti, che la spingeranno fin dove nessuna donna del Clan ha mai osato fare.

Solo il destino e il suo innato istinto di sopravvivenza riusciranno a salvarla ogni volta che infrange i tabù del Clan.

In questa storia Jean M. Auel racconta l’eterna lotta tra Vecchio e Nuovo: la vecchia razza che ormai è alla fine ma che non vuole cedere al passo alla nuova razza più evoluta e in grado di ragionare e provare sentimenti come l’amore per il proprio compagno e per la propria famiglia.

Una storia che ci porta talmente indietro nel tempo che è difficile tornare alla nostra realtà, una storia dove la Natura la fa da padrona ed i primi esseri umani sono suoi “schiavi”, portandole rispetto e venerandola come un dio.

L’autrice ci porta alla scoperta delle nostre origine, prima di guerre devastanti per il genere umano e del pianeta stesso.

A presto per il secondo libro della saga dedicata ad Ayla! E Buona Lettura….

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Durante la guerra in Vietnam nasce un movimento radicale denominato Weather Underground fresponsabile di rapine e attentati negli Stati Uniti. Jason Sinai appartiene a questo gruppo al quale ci si dedica con convinzione maniacale. Ma il giorno in cui durante una rapina ad una banca finita con la morte di una guardia giurata, il destino ha voluto che egli fosse a casa ad accudire la figlia appena nata. Così Jason ed i suoi compagni sono costretti alla fuga ed alla clandestinità oppure a finire la loro vita rinchiusi in carcere.

Dopo ventidue anni, la guerra è finita da un bel pezzo e del Weather Undreground e dei suoi membri si sono praticamente perse le tracce. Infatti Jason Sinai diventa Jim Grant, rispettabile avvocato specializzato in cause difficili e padre single di una bimba di sette anni.

Ma all’improvviso il castello di carte su cui è basata la vita di Jim Grant crolla quando una vecchia compagna di lotta ricompare dopo la latitanza e viene arrestata. Jim Grant si ritrova nuovamente implicato nella storia del suo passato come Jason Sinai e si vede costretto ad abbandonare la figlioletta e la sua nuova vita per saldare i conti col suo passato e stabilire una volta per tutte la verità su quella drammatica rapina e sulle motivazioni che l’hanno spinto a far parte di un movimento che cercava di fermare la guerra nel Vietnam e che si opponeva con tutte le forze alla politica del periodo.

La regola del silenzio intreccia in modo perfetto storia, politica e finzione, emozionante e che non lascia spazio alla noia.

Una storia che porta alla luce le emozioni, gli ideali e la politica di una generazione forte e pronta a lottare con tutti i mezzi, sacrificando famiglia e affetti, per portare avanti i propri principi.

Originale anche il modo in cui l’Autore sceglie di narrare la storia: il lettore si ritrova a leggere una raccolta di mail inviate nel 2006 dai protagonisti della storia alla figlia di Jim Grant per spiegarle le motivazioni della fuga del padre in un contesto che parte dagli anni Settanta fino al 1996, anno in cui viene abbandonata dal padre in una stanza di hotel per darle una vita “normale”. In questo modo si ha la piena visione da tutti i punti di vista e la lettura è coinvolgente ed emozionante.

Da non perdere assolutamente!

Buona lettura…

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