Questa è una storia vera. Parla di una squadra di rugby letteralmente sterminata.
Siamo in Argentina nel 1978 e da due anni ci sono i militari al potere minacciando e ammazzando tutti quelli che si oppongono. È il loro modo di divertirsi.
Qualcosa di sconosciuto ha acceso la rabbia dei militari contro dei ragazzi che hanno solo la colpa di amare uno sport formando la squadra di Mar del Plata.
Inizia così la lunga scia di morte che purtroppo li vede protagonisti. Uno alla volta, dopo atroci torture, vengono ammazzati come bestie.
Storie di vita di ragazzi con un solo pensiero: amare e vivere la propria vita. La lealtà di questi ragazzi ai propri princìpi per non dare la soddisfazione di cadere di fronte ad un regime crudele ed assassino.
Claudio Fava porta alla luce le tragedie vissute dagli argentini nei loro anni bui, dove la gente spariva senza lasciare traccia, senza un perché e lasciando amici e parenti nella disperazione più cupa non capendo la fine che hanno fatto i loro cari. L’autore si immagina le parole dei morti come quando erano vivi, non per consolarci, ma a farci capire che dietro quelle inutili tragedie c’è solo un pensiero malato.
Una storia che è rimasta troppo a lungo nascosta nel tempo.

Buona lettura…

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