La bambina con il vestito blu di Giulia Beyman

TRAMA

Kelly Scott, artista famosa per le sue sculture in rame, è decisa a riprendere in mano la sua vita dal punto in cui tanti anni prima si è spezzata. Per questo lascia New York per trasferirsi a Martha’s Vineyard.
Senza conoscere il suo difficile passato, è Nora Cooper, con la sua agenzia immobiliare, a venderle la casa dei suoi sogni, ma anche dei suoi incubi. Perché non può bastare ricomprare il cottage dove Kelly ha vissuto l’unico periodo felice della sua vita per dimenticare di essere stata ‘la bambina con il vestito blu’ ritratta da tutti i giornali mentre accompagnava in chiesa la bara di sua madre, assassinata in casa mentre lei dormiva.
Cosa ricorda Kelly di quella notte? E cosa continua a sfuggire alla sua memoria?
Dopo trent’anni i conti con il passato non sono ancora chiusi. E il ritorno di Kelly a Martha’s Vineyard costringe l’assassino ad entrare di nuovo in azione per proteggere una verità per tanti anni rimasta nascosta.

LA MIA OPINIONE

Diciamo che con il terzo capitolo stiamo migliorando, la trama è più consistente e la storia più coinvolgente. Ovviamente tutti i personaggi sono gentili e non si fanno mai prendere dal nervoso, compreso l’uomo che ha scontato la pena per l’assassinio della madre di Kelly: non perde mai la calma nemmeno quando Kelly lo accusa di perseguitarla ancora dopo tutti quegli anni. Comunque il finale mi è piaciuto, niente da dire.
Lettura sempre scorrevole e senza impegno.

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Luce dei miei occhi di Giulia Beyman

TRAMA

Susan, a Roma, ha da poco perso la vista in un incidente d’auto quando, nell’atmosfera festosa dell’imminente Natale, la sua amica Alexandra viene trovata morta in una discarica. Pochi giorni dopo l’omicidio, sua figlia scompare nel nulla mentre sta giocando nel parco. Quello che Susan non sa è che la piccola Margot si è imbattuta per caso nell’assassino di Alexandrae che potrebbe aver visto qualcosa che non doveva. Nello stesso momento, Nora, a Martha’s Vineyard, fa strani sogni e ha insolite visioni che coinvolgono la sua amica Susan. Capisce che qualcosa non va, ma non sa come aiutarla. Insieme, Nora e Susan, anche se a migliaia di chilometri di distanza, cercheranno di salvare la piccola Margot prima che sia troppo tardi.

LA MIA OPINIONE

Secondo capitolo che ha come protagonista Nora Cooper. Stavolta la trama è più intrigante, ma il fatto che personaggi come Susan e la figlia Margot spuntino dal nulla nella vita della protagonista senza un motivo preciso mi dà di narrazione davvero superficiale. Non dico che bisogna fare l’albero genealogico tutte le volte che si inventa un personaggio, ma dargli credibilità mi sembra il minimo.
Lettura veloce e scorrevole, senza impegno.

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Prima di dire addio di Giulia Beyman

TRAMA

Nora Cooper sta ancora cercando di superare il lutto per la recente morte del marito quando scopre che prima di essere ucciso durante una rapina in banca il suo Joe aveva venduto il loro cottage di Martha’s Vineyard senza dirle niente. Appena il tempo di chiedersi chi fosse l’uomo con il quale ha condiviso più di trent’anni di vita, che un insolito messaggio si materializza attraverso le lettere del gioco dello Scarabeo.NON HO VENDUTO IL COTTAGE. J. Possibile che quelle parole arrivino dall’aldilà e che il suo Joe stia cercando di metterla in guardia contro un’assurda macchinazione…?Comincia con questa travolgente domanda un viaggio alla ricerca della verità che metterà in pericolo la vita stessa di Nora e la condurrà alla soluzione di un terribile mistero.

LA MIA OPINIONE

Un esordio molto soft per questa scrittrice, letto velocemente grazie anche alla scrittura scorrevole.
La storia è abbastanza banale ed i riferimenti al paranormale niente di che.
I rapporti tra i personaggi sono talmente cortesi che a volte mi hanno quasi nauseata (mai un litigio e tutti pronti a dare una mano senza discutere!), i bambini così educati ed intelligenti che fanno impressione. Tutti comunque descritti frettolosamente, non ci si affeziona a nessuno in particolare, a volte devo ricordarmi che la protagonista ha quasi sessant’anni ed è nonna da un pezzo!
Lettura consigliata a chi non ha voglia di impegnarsi tanto.

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Un vicino di casa quasi perfetto di A.J. Banner

TRAMA

Shadow Cove, nello stato di Washington, è il tipo di città che tutti sognano: strade pittoresche, foreste lussureggianti e piacevoli vicini di casa.
Questo è ciò che Sarah ha sempre pensato, insieme al marito, il dottor Johnny McDonald. Ma troppo presto scopre che sotto l’apparente tranquillità quella cittadina da sogno non è così ordinata e quieta, e i suoi abitanti sembrano avere qualcosa da nascondere… Una sera di ottobre, mentre il marito è lontano per lavoro, una tragedia improvvisa manda in frantumi il suo mondo. Distrutta dal dolore, mentre è intenta a rimettersi in piedi, Sarah scopre un segreto scioccante che la costringe a dubitare di tutti coloro che le stanno accanto, i suoi concittadini come i suoi amici, e persino qualcuno di ancora più vicino…

LA MIA OPINIONE

Sarah è una scrittrice di storie per bambini, è sposata con un uomo di successo e vive in un paese quasi idilliaco.
Tutto crolla quando un incendio scatenatosi nella casa dei vicini distrugge anche la casa di Sarah. Anni di ricordi e di vita vissuta svaniscono in un lampo.
Sarah ed il marito si vedono costretti a cercare una nuova sistemazione e con la’iuto di un’agente immobiliare trovano un meraviglioso cottage nei boschi. Ecco che così mille insicurezze iniziano a far vacillare la vita perfetta di Sarah: il marito che sembra avere un’amante, la scoperta che la casa che doveva andare a fuoco era la sua e non quella dei vicini.
Forse una storia un pò scontata con una protagonista che vive con la testa fra le nuvole, ma il finale risolleva un pò le sorti di questo libro d’esordio di A.J. Banner.

Buona lettura!

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Il bacio d’acciaio di Jeffery Deaver

TRAMA

Amelia Sachs è sulle tracce di un killer. Lo ha individuato, anche se ancora non ne conosce l’identità, e lo sta cercando in un affollato centro commerciale di Brooklyn. Pochi, pochissimi istanti prima che la detective entri in azione, però, accade qualcosa: il pannello di una delle scale mobili cede improvvisamente, un uomo cade tra gli ingranaggi e muore stritolato dai denti metallici. Mentre Sachs si precipita in aiuto della vittima, il killer riesce a fuggire. Si è trattato davvero di una fatalità? Lincoln Rhyme, dimessosi dopo una missione andata storta, torna al lavoro nel tentativo di aiutare la famiglia della vittima a ottenere un risarcimento. Le indagini confluiranno però in un unico caso: un killer sabota i dispositivi di controllo di macchinari industriali ed elettrodomestici di uso comune, trasformandoli in armi letali. Come prevedere le prossime mosse dell’assassino? Mentre la conta delle vittime minaccia di aumentare, Sachs e Rhyme devono correre contro il tempo per svelare l’identità dell’uomo e scoprire quale sia il suo obiettivo ultimo. A coadiuvare la coppia di detective c’è anche Juliette Archer, affascinante tirocinante del celebre criminologo, come lui costretta su una sedia a rotelle. Con le sue intuizioni Juliette offrirà un contributo decisivo alla soluzione del caso.

LA MIA OPINIONE

Jefferey Deaver ci regala un’altra storia con protagonista Lincoln Rhyme, detective tetraplegico e con una mente straordinaria.
Lo stile usato dall’autore è sempre il solito, cosa che può sembrare noiosa ma invece per chi ama il personaggio è una conferma, io adoro Rhyme e soprattutto la sua compagna sul lavoro e anche nella vita Amelia Sachs. La donna è coraggiosa e forte nel suo lavoro tanto quanto è fragile e dolce nella sfera privata. E in questo nuovo capitolo della loro storia non mancano screzi e litigi che per motivi di lavoro creano anche difficoltà nella loro vita di coppia, facendo quasi pensare ad un’imminente rottura.
In questa nuova indagine ritroviamo i personaggi di sempre ma anche una sorprendente new entry, Juliette Archer, tirocinante di Rhyme che offre nuovi interessanti spunti per cercare di inchiodare il killer di turno. Anche Juliette è costretta su una sedia a rotelle a causa di una malattia, e Rhyme trova pane per i suoi denti in fatto di discussioni in ambito forense.
Ovviamente i colpi di scena non mancano e anche stavolta Lincoln Rhyme si trova a dover combattere per la sua vita.
Consigliato sicuramente!

Buona lettura!

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Ai morti non dire addio di Brian Freeman

LA TRAMA

Dopo la morte di sua moglie Cindy, portata via da una malattia terribile, l’esistenza del detective Jonathan Stride è andata in mille pezzi. E anche se oggi, nove anni dopo, accanto a lui c’è una nuova donna, Serena, il fantasma di Cindy non ha abbandonato la sua casa, e la sua testa. Non è il solo: perché il passato è in agguato in modi ancor più tortuosi e imprevedibili per Stride. Serena, infatti, per caso ritrova una pistola che viene poi identificata come l’arma di un vecchio delitto, avvenuto tempo prima, in una strada della cittadina di Duluth. Ciò che Serena non sa è che quel crimine è strettamente connesso con gli eventi che segnarono l’ultimo anno della vita di Cindy: un omicidio di cui fu incolpata la sua migliore amica, Janine. Fu proprio Stride a condurre l’indagine e incastrare Janine, anche senza l’arma del delitto. Ora, Serena ha in mano l’oggetto che potrebbe ribaltare la sentenza di nove anni prima. E mentre Stride è alle prese con una serie di rapimenti di donne avvenuti al porto di Duluth, si trova costretto a fare i conti di nuovo con quel caso che ritorna dal passato – e con la possibilità di un terribile errore: e se avesse mandato in prigione la donna sbagliata?

LA MIA OPINIONE

Ritorna Jonathan Stride con un nuovo rompicapo da risolvere. L’omicidio di una donna lo riporta a dover rivivere il passato e a portarlo a dubitare di aver mandato in prigione la persona giusta nove anni prima.
Questo nuovo capitolo ci tuffa nella vita passata del protagonista e ci porta a conoscere Jonathan ancora più profondamente: un uomo chiuso, ma passionale e capace di ritornare sui suoi passi in caso di errori.
L’alternanza tra passato e presente non appesantisce la lettura e rivela dettagli sempre più particolareggiati della vita del protagonista. I personaggi che popolavano la vita del detective nel passato continuano a perseguitarlo nel bene e nel male dando vita ad un presente tormentato ma che può portare Stride ad una parvenza di pace e felicità.
Amo Jonathan Stride e la scrittura di Brian Freeman, appena ho letto il suo primo libro ho sempre aspettato con ansia altri suoi thriller.
Buona lettura!

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